tra biologico, stagionalità, clienti e bieta “butterata”: una discussione interessante!

all’improvviso, tra i produttori di Oltreconfin; si è aperto un dibattito interessante.

Scrive Domenico su WhatsApp del gruppo Agricoltori- Oltreconfin: ” ieri con alcuni clienti abbiamo avuto problemi con bietina e bieta color butterata. Alcuni capiscono altri no i discorsi che sia biologico ecc. ecc…. per le prossime volte vi chiediamo di non contare nella disponibilità le cose troppo compromesse….”

Vari interventi, sul “troppo” . Troppo quanto, troppo come, troppo perché…. poi Francesca cala l’asso di briscola: Lo so che voi spiegate bene le cose, però quella bieta è perfettamente mangiabile… NON FACCIAMO TRATTAMENTI PER PREVENIRE L’ ALTICA sulla bieta perché preferiamo intervenire laddove ce n’è davvero bisogno ossia quando c’è un rischio vero di compromissione del raccolto per malattie o altri insetti. …. sinceramente ancora piegarsi al sistema che vuole le verdure e in genere il cibo esteticamente gradevole ai più non è il nostro modo di lavorare. Crediamo che educare alla conoscenza di un prodotto sano e andare contro i canoni estetici sia fondamentale.”

Continua Francesca: ” quindi tollerare verdura non fresca e fuori stagione a scapito di una bieta di stagione e appena raccolta mi sembra proprio assurdo”

Così si dibatte tra i produttori di Oltreconfin usando quello strano strumento che è vuozapp… (Per inciso…. a me questa cosa di WhatsApp mi fa sentire all’improvviso vecchio e tagliato fuori dal contesto. riesco a stento a leggere. per scriverci dentro mi servirebbe una mezza giornata e quindi mi permetto di rendere “pubblico” un bel esempio di quanto sia seria ed interessante la discussione di chi ci mette passione e e intelligenza nel lavoro dei campi)

Dunque la bieta “butterata” da quella che viene anche chiamata la pulce degli orti, piccolo insetto che aggradisce le nostre piantine tenere e delicate..

Nella discussione, dove ovviamente non sono intervenuto, mi sono però sentito parte in causa. Sì perché anche la mia bietolina aveva i segni del passaggio della perfida altica e subito sono corso a spruzzare macerato di ortica. Ossia una cosa che emana un odore nauseabondo oltre ad essere un ottimo ausilio per le piante come insetticida e fertilizzante naturale. Non so se questo bloccherà il lavoro di questi insetti, ma istintivamente mi è venuto fare ciò.

Resta il problema che sollevava Domenico: adeguarsi alle richieste dei clienti o insistere sulla bontà del prodotto (assolutamente edibile e per nulla compromesso) anche se visivamente non bello?

Possiamo decidere di continuare a fornire il prodotto e scontentare il cliente oppure possiamo adeguarci alle sue richieste. Se ci adeguiamo abbiamo varie strade percorribili: A) non mettiamo la bieta butterata tra i nostri prodotti, B) usare insetticidi.

potremmo anche lavorare per migliorare il prodotto… vedere cosa e come fare per evitare il flagello dell’altica. Questo per noi coltivatori deve essere un impegno, ma a volte l’impegno non basta. E’ certo che le nostre verdure non crescono in un ambiente tranquillo, anzi! Se guardiamo a come si è comportata questa stagione ci sarebbe da mettersi le mani sui capelli ( avendoli).. una primavera fredda che ci ha costretto a ritardare semine e trapianti, poi una stagione delle piogge interminabile che a loro volta hanno stressato le piante per troppa acqua, poi scoppia un caldo bestia. Oggi alle ore 16 ho misurato la temperature in campo ed erano 36,5 gradi….e siamo solo a metà giugno!

C’è poi il problema della stagionalità che è come spiegare ad un terrapiattista il sistema solare: punti di vista. Sta di fatto che i peperoni e i pomodori stanno nei banche dei supermercati tutti i giorni dell’anno mentre noi stiamo a contemplare i le prime infiorescenze delle piantine. Ma sono tutte cose che sappiamo benissimo e che viviamo ogni giorno.

Non ci resta che alzare la voce!

lavorare di più nella comunicazione che deve diventare più puntuale costante e seria. Certo, spiegare, ma anche studiare. Certo, parlare, ma anche scrivere e filmare. Con metodo, serietà e competenza.

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