E’ in atto la riconversione ecologica: tutto diventa green.
si apre così, all’insegna del “verde” anche il salone nautico di Geneva. Sì, va bene, ma cosa c’entra questo col tuo sito che parla di campagna, di piccole aziende agricole, di piccoli mercati contadini? Niente, direte voi, l’industria della nautica da diporto non rientra tra i tuoi temi e a noi non interessa nulla . E’ proprio cosi?

“Racconta Barbara Amerio, ceo di Amer Yachts (gruppo Permare), che il suo “Amer 120” esposto in Fiera è un paradigma di questa nuova declinazione dell’andar per mare. «Abbiamo adottato una tecnica di costruzione innovativa – spiega mostrando la linea allungata ed elegante di una barca che sfiora i 36 metri ed è tra le ammiraglie del Salone – L’obiettivo di fondo è la riduzione della quantità di vetroresina impiegata, che a fine vita ha sempre problemi di smaltimento».” https://genova.repubblica.it/cronaca/2021/09/15/news/nautico_le_barche_scelgono_la_rotta_del_green-317825118/?ref=RHTP-BG-I304110180-P6-S2-T1
Continua l’articolo segnalando come si intende il passaggio da una economia convenzionale ad una economia veramente green.
In primo luogo si deve ridurre l’uso del vetroresina che non è materiale riciclabile e quindi la barca che viene portata ad esempio, che è uno sberla di 36 metri, passa da un consumo di 120 tonnellate di vetroresiana a solo 116 e in secondo luogo si deve intervenire sui consumi di carburante e quindi vai con 4 motori entrobordo della volvo penta che consumano solo 550 litri di benzina all’ora! Così, finalmente, potremmo avere tutti una barca veramente green…
Ovviamente non sto assolutamente recriminando sull’aspetto economico, ma resto sempre stupito come siamo bravi a raccontarci le fiabe.
E’ questa una caratteristica del genere umano, lo stesso genere che sta mettendo in crisi la vita di migliaia di specie animali e vegetali… eppure ci diciamo molto interessati alla biodiversità e alla riconversione industriale: oggi tutto deve essere green! Avremo l’energia nucleare green, le bombe ecologiche che riusano le scorie nucleari, le armi che sparano proiettili riciclabili, le mine biodegradabili, il cemento a basso contenuto di cemento ( lo hanno già inventato e sperimentato a L’Aquila e in vari ponti italiani), i carri armati a benzina verde ( caspita, sono anni che abbiamo la benzina green e quasi ce lo dimentichiamo!)
Insomma continueremo a produrre cose del tutto inutili e nocive, ma con il marchio di garanzia del “verde”, che sarà sinonimo di un rispetto ecologici che si potrà esporre con orgoglio e con la coscienza a posto.
Vergogna!